venerdì 4 dicembre 2015

giovedì 10 settembre 2015

Marcia delle donne e degli uomini scalzi | 11 settembre 2015

Il PD Monza e Brianza ha aderito alla Marcia degli Scalzi che verrà organizzata anche a Monza.

Venerdì 11 settembre alle ore 19
camminata da Piazza Roma (Arengario) a Largo Mazzini

La Brianza solidale promuove “La marcia delle donne e degli uomini scalzi” a Monza

In questi mesi una rete formidabile di solidarietà si è spesa sul nostro territorio per garantire accoglienza a chi è costretto a fuggire dal proprio Paese.

Lo abbiamo fatto in silenzio senza proclami ma con tanta dedizione.

E' arrivato il momento di rendere pubbliche le nostre opinioni, di raccontare la quotidianità e di marciare tutti insieme scalzi per rendere visibile la nostra solidarietà.

Per queste ragioni aderiamo convintamente all'appello promosso da donne e uomini che vedrà riempirsi le piazze delle città italiane nella giornata di Venerdì 11 settembre.

APPELLO NAZIONALE

E' arrivato il momento di decidere da che parte stare. E' vero che non ci sono soluzioni semplici e che ogni cosa in questo mondo è sempre più complessa. Ma per affrontare i cambiamenti epocali della storia è necessario avere una posizione, sapere quali sono le priorità per poter prendere delle scelte.

Noi stiamo dalla parte degli uomini scalzi. Di chi ha bisogno di mettere il proprio corpo in pericolo per poter sperare di vivere o di sopravvivere. E' difficile poterlo capire se non hai mai dovuto viverlo. Ma la migrazione assoluta richiede esattamente questo: spogliarsi completamente della propria identità per poter sperare di trovarne un'altra. Abbandonare tutto, mettere il proprio corpo e quello dei tuoi figli dentro ad una barca, ad un tir, ad un tunnel e sperare che arrivi integro al di là, in un ignoto che ti respinge, ma di cui tu hai bisogno.

Sono questi gli uomini scalzi del 21°secolo e noi stiamo con loro. Le loro ragioni possono essere coperte da decine di infamie, paure, minacce, ma è incivile e disumano non ascoltarle.

La Marcia degli Uomini Scalzi parte da queste ragioni e inizia un lungo cammino di civiltà. E' l'inizio di un percorso di cambiamento che chiede a tutti gli uomini e le donne del mondo globale di capire che non è in alcun modo accettabile fermare e respingere chi è vittima di ingiustizie militari, religiose o economiche che siano.

Non è pensabile fermare chi scappa dalle ingiustizie, al contrario aiutarli significa lottare contro quelle ingiustizie. Dare asilo a chi scappa dalle guerre, significa ripudiare la guerra e costruire la pace.
Dare rifugio a chi scappa dalle discriminazioni religiose, etniche o di genere, significa lottare per i diritti e le libertà di tutte e tutti.
Dare accoglienza a chi fugge dalla povertà, significa non accettare le sempre crescenti disuguaglianze economiche e promuovere una maggiore redistribuzione di ricchezze.

Venerdì 11 settembre lanciamo da Venezia la Marcia delle Donne e degli Uomini Scalzi. In centinaia cammineremo scalzi fino al cuore della Mostra Internazionale di Arte Cinematografica. Ma invitiamo tutti ad organizzarne in altre città d'Italia e d'Europa.

Per chiedere con forza i primi quattro necessari cambiamenti delle politiche migratorie europee e globali:
1. certezza di corridoi umanitari sicuri per vittime di guerre, catastrofi e dittature
2. accoglienza degna e rispettosa per tutti
3. chiusura e smantellamento di tutti i luoghi di concentrazione e detenzione dei migranti
4. creare un vero sistema unico di asilo in Europa superando il regolamento di Dublino

Perché la storia appartenga alle donne e agli uomini scalzi e al nostro camminare insieme.

venerdì 22 maggio 2015

2x1000 al Partito Democratico


Scuola: più autonomia. Bisogni universali, risposte differenziate. E più comunità.

Qual'è il cuore del provvedimento? Dare risposte differenziate a bisogni universali. I bambini, i ragazzi sono tutti diversi. Una scuola che sia davvero ascensore sociale, che non sia preda del nozionismo, che non sia un luogo dell'omologazione è una scuola che prevede risposte diverse per persone diverse, a ciascuno secondo il suo bisogno e da ciascuno secondo le sue capacità.
Questa è la scuola dell'autonomia, dove orari, materie, metodi si differenziano, dove raggiungere un obiettivo universale di crescita umana e personale, valorizzando i talenti dei ragazzi a partire dalle capacità dei docenti.
Per fare questo il provvedimento mette risorse, per la prima volta dopo decenni. Risorse materiali, risorse umane, risorse procedurali. Slega i lacci e i lacciuoli della burocrazia, costruisce una scuola più del territorio e meno del Ministero. E investe 3 miliardi sulla scuola, 200 milioni per la valorizzazione dei docenti e 5 miliardi per edilizia scolastica. 

giovedì 14 maggio 2015

Bilancio 2014 del Circolo PD di Bernareggio

Il Circolo PD ha deciso di pubblicare il proprio bilancio 2014. Crediamo che anche un atto di questo genere possa favorire un ri-avvicinamento dei nostri cittadini ai partiti. L'attività politica dovrebbe infatti essere una “casa trasparente”: ognuno dovrebbe poter osservare che cosa succede e fare le proprie libere e indipendenti valutazioni.

Come vedrete il bilancio del 2014 è in rosso.

Lo è perché il Circolo ha affrontato una importante campagna elettorale che ha permesso il ritorno di una Amministrazione di Centrosinistra al governo di Bernareggio. E' stato un risultato straordinario.

Il Circolo ha inoltre sostenuto spese per promuovere le proprie attività, per acquistare un videoproiettore e posare una nuova bacheca a Villanova.

Il nostro impegno sarà, d'ora in avanti, di pubblicare regolarmente i bilanci.

Il segretario del circolo
Daniele Zangheri


martedì 12 maggio 2015

Non accettiamo lezioni di democrazia da chi non accetta le regole della democrazia!

Durante il Consiglio Comunale del 7 maggio, Nando Vertemati ha attaccato pesantemente Daniele Zangheri, definendolo un uomo solo al comando, e denunciando la maggioranza in Consiglio Comunale di essere autoritaria e di mortificare la democrazia. 

Il PD di Bernareggio rispedisce al mittente questa affermazione.

Nando Vertemati ha ancora l’amaro in bocca per come sono andate le ultime elezioni ammistrative. Pensa di poter dettare le regole come una volta, sbagliando clamorosamente ogni previsione, ricordiamo tutti la frase “faremo i conti…”. 

Ora pensa di dare lezioni di democrazia pensando di essere l’unico tenutario della stessa ma, in mancanza di argomentazioni politiche serie e concrete, attacca le persone come solo lui sa fare, mancando di rispetto ai colleghi in Consiglio Comunale, come fanno i “deboli”.

Accettiamo il confronto politico, anche forte, ma se questo degenera in attacchi personali, la politica e la democrazia, egregio Nando Vertemati,  si mortifica.  

Ricordiamo a Nando Vertemati che il P.D. di Bernareggio nell’ultimo congresso di circolo ha riconosciuto l’alta qualità politica a Daniele Zangheri e gli ha rinnovato stima e fiducia. 

Questa è democrazia!

Ricordiamo inoltre a Nando Vertemati che la stima e la fiducia a Daniele Zangheri sono arrivate anche dalle ultime elezioni comunali, ottenendo un risultato in preferenze tra i più alti della lista “Bernareggio per tutti” .

Abbiamo rispettato anche la volontà degli elettori. E questa è la vera democrazia!  

Il resto sono parole inutili. 

Il circolo PD di Bernareggio.

martedì 5 maggio 2015

Domande e Risposte sulla Riforma della Scuola

LAVORI IN CORSO: Alcune domande, risposte, chiarimenti sulla Legge di Riforma frutto dei lavori alla Commissione Cultura e Istruzione della Camera di ieri, domenica 7 maggio, che ci arriva da parte dell’On. Roberto Rampi.


giovedì 5 marzo 2015

Consultazione sulle autonomie locali: i votanti e i risultati

Sono 12.403 i votanti che domenica 1 marzo si sono recati negli oltre 500 seggi della Lombardia per dare la propria opinione sui temi delle autonomie locali. 1099 a Bergamo, 1120 a Brescia, 542 a Como, 821 a Cremona, 428 a Lecco, 810 a Lodi, 680 a Mantova, 4116 a Milano, 1046 a Monza, 837 a Pavia, 185 a Sondrio e 719 a Varese.

3267 persone hanno votato on line.
15.670 persone: grazie a tutti!

giovedì 19 febbraio 2015

Appuntamenti in provincia | febbraio 2015

·         Venerdi 20 – Ore 21.00
Besana Brianza – Auditorium Istituto Superiore “M. Gandhi”, via Matteotti
Il lavoro e i diritti nel mondo che cambia – Jobs Act fase due: i decreti attuativi
On. Cesare Damiano – Presidente Commissione Lavoro della Camera dei Deputati
On. Roberto Rampi
Pietro Virtuani – Segretario Provinciale PD MB
Introduce Ambrogio Cazzaniga – Seg. PD Besana
Modera Lorenzo Sala – Seg. PD Triuggio

·         Sabato 21 – Ore 16.00Nova Milanese – Circolo Arci Togliatti, via Togliatti 6
Ceci n’est pas une femme – La violenza contro le donne, è violenza contro tutti.
Sen. Elena Ferrara – Commissione Diritti Umani
Laura Barzaghi – Cons. Reg. PD
Cherubina Bertola – Vicesindaco Monza
Maria Luisa Carta – Centro aiuto donne maltrattate

·         Mercoledi 25 – Ore 21.00
Barlassina – Sala Longoni, via Milano 49
Work in progress: alla ricerca del lavoro perduto. Occupazione, disoccupazione, rioccupazione.
Rossella Fasola – Giuslavorista
Pietro Virtuani – Consigliere Provinciale e Seg. PD MB
Enrico Brambilla – Capogruppo PD Regione Lombardia
Maurizio Laini – Segretario CGIL MB
Barbara Riva – AFOL MB

·         Giovedi 26 – Ore 21.00Monza – Urban Center, sala E
Assemblea provinciale PD MB

·         Venerdi 27 – Ore 21.00
Desio – Sala Pertini, via Gramsci
Jobs Act
Sen. Pietro Ichino
On. Chiara Gribaudo 
(in attesa di conferma)
Elena Lattuada – CGIL Lombardia

lunedì 16 febbraio 2015

Domenica 1 marzo 2015 ! Assemblea annuale Circolo PD di Bernareggio | Tesseramento 2015

Caro/a amico/a,
domenica 1 marzo 2015 alle ore 09.30, presso la ex Casa del Popolo, in via Caglio-Viganò 10, faremo la nostra Assemblea annuale legata al Tesseramento 2015. Ricordo che anche quest'anno il costo della tessera sarà di 30€, così come mantenuto sin dal 2008.

La giornata avrà il seguente programma:
ore 9.30: presentazione della consultazione popolare rivolta ad iscritti e simpatizzanti, relazioni del segretario e del tesoriere del circolo.

Ore 10.00: presentazione delle attività e delle iniziative amministrative qui a Bernareggio con la presenza del Sindaco e di alcuni Assessori.

Ore 10.30: dibattito

Ore 11.30: aperitivo

Dalle ore 10.00 sarà possibile procedere al Tesseramento e sarà aperta la consultazione popolare dopo l'insediamento del seggio.

Sarà l'occasione per incontrarci e confrontarci sui temi sia locali che nazionali legati al progetto politico del nostro partito e alla situazione generale del nostro paese.
Ti aspetto dunque per rivederci, per rinnovare con convinzione l'adesione ad un grande partito popolare e nazionale qual è il nostro e per far sentire di più la tua voce in merito alle scelte del partito stesso.

Se non ti sarà possibile essere presente domenica 1 marzo, ti invito a scriverci (email: pdbernareggio@gmail.com) oppure a chiamarmi al 333.6069420, per concordare un momento in cui
incontrarci presso la sede del nostro circolo per rinnovare la tessera,.

Ciao,
Daniele Zangheri
Segretario Circolo PD - Bernareggio

mercoledì 7 gennaio 2015

Lettera Matteo Renzi alle democratiche e ai democratici

Care amiche e cari amici, cari compagni del Partito Democratico,

inizia un 2015 carico di sfide.

Non posso garantirvi che per il nostro partito riusciremo a fare meglio del 2014. Tecnicamente è quasi impossibile: abbiamo vinto praticamente ovunque e sfondato il muro del 40%. Siamo al governo di moltissime regioni, di moltissimi comuni. Il nostro Governo è fortemente trainato dalla spinta del PD. In Europa rappresentiamo il partito più votato e anche quello che più di tutti spinge per un cambiamento radicale delle politiche economiche di Bruxelles.
Insomma, ci lasciamo alle spalle un anno straordinario.
Nel 2015 cercheremo di continuare a vincere. Ora che abbiamo iniziato, vorrei che ci prendessimo gusto. Ma dobbiamo anche fare formazione politica, tanta e di qualità: ci stiamo lavorando in segreteria e vedrete presto un fiorire di iniziative in questo senso.
Perché questo è il senso del nostro 2015. Forse non riusciremo a fare meglio del 2014, ma dovremo dare il meglio di noi. E, in Europa, spiegare che cambiare verso non serve solo all'Italia. Ma è l'unico modo per salvare la crescita nel nostro continente.

Cerco di essere sintetico.

Nel 2015 porteremo a termine l'iter parlamentare delle riforme costituzionali. È un lavoro di portata storica. Il Presidente Napolitano ha spiegato bene come il bicameralismo paritario sia stato il più grande errore della Assemblea Costituente. Faremo chiarezza sul ruolo delle regioni, elimineremo gli enti inutili, semplificheremo il processo legislativo. Davvero un grande passo in avanti.

Chiuderemo già dalle prossime settimane la legge elettorale. Tra di noi eravamo divisi tra chi voleva i collegi (modello Mattarellum) e chi le preferenze (come in consiglio comunale). Avremo gli uni e gli altri. Per ogni collegio un candidato del partito, che girerà comune per comune, strada per strada, quartiere per quartiere e si farà vedere, riconoscibile, come il volto del PD. E poi lo spazio, comunque, per le preferenze. Rottameremo le liste bloccate e insieme a loro rottameremo l'inciucismo perché la sera delle elezioni sapremo chi ha vinto. E chi vince avrà la maggioranza per governare senza ricatti dei partitini.

Il Parlamento dovrà licenziare la legge delega sulla pubblica amministrazione. Meno sprechi, tempi certi delle risposte da parte del pubblico, grande investimento nel digitale, semplificazione e efficienza. Perché i tanti bravissimi funzionari pubblici che lavorano con onore hanno il diritto di non essere infangati da furbetti e furbastri.

Approvato la legge di riforma sul lavoro continueremo a operare per una politica industriale degna di questo nome e per norme più semplici. Meno alibi, più diritti. Quando la nuvola dell'ideologia si diraderà tutti si renderanno conto che le nuove regole sono più giuste e più chiare. E offrono sia agli imprenditori che ai lavoratori certezze maggiori. Dobbiamo però continuare sulle crisi aziendali. Il primo gennaio si è aperto col primo volo Alitalia Etihad. Da Terni a Taranto, da Termini Imerese a Piombino, da Reggio Calabria a Trieste, da Avellino a Genova sono tante le aziende che hanno visto sbloccate le crisi. Ma dobbiamo attrarre investimenti con più determinazione.

Per farlo è fondamentale che la grande opera di riforma della giustizia civile e del fisco vada avanti secondo i tempi stabiliti. Dobbiamo arrivare ad avere tempi europei e un sistema di certezza del diritto che in questi anni è cambiato.

Il campo dei diritti, dalla riforma del terzo settore alle unioni civili fino allo ius soli temperato, è il settore dei lavori parlamentari subito dopo le riforme costituzionali. Trovare un punto di equilibrio non sarà una passeggiata, ma è un nostro preciso impegno davanti agli elettori.
Tuttavia la vera riforma che rimette in moto l'Italia è quella che tiene insieme la sfida educativa – partendo dalla scuola (iniziate a segnarvi questa data: 22 febbraio, Roma) – con l'innovazione culturale, dalla Rai ai musei, dal teatro all'opera, dal cinema al design. Qui sta l'identità italiana. Qui sta la ricchezza dei nostri figli. Qui sta il nostro passato e il nostro futuro.

Ci siamo dati una cadenza ordinata per le nuove iniziative di legge.
A gennaio abbiamo provvedimenti su economia e finanza. A febbraio tocca alla scuola. A marzo il Green Act – sull'economia e l'ambiente in vista della grande conferenza di Parigi 2015. Aprile sarà il mese di cultura e Rai. A maggio tutti i riflettori sul cibo, agricoltura, turismo, made in Italy: arriva l'Expo. A giugno i provvedimenti sulle liberalizzazioni e prima dell'estate il punto sullo sport anche in vista della candidatura per le Olimpiadi del 2024

Nelle prossime settimane ci sarà anche da eleggere il Presidente della Repubblica. Ovviamente sarà un passaggio delicato e difficile, come dimostra la storia parlamentare anche di questa legislatura. E succedere a un grande italiano come Giorgio Napolitano non sarà semplice. Ma sono certo che il PD sarà decisivo nello scegliere insieme a tutti un arbitro equilibrato e saggio, il garante super partes delle istituzioni.

C'è molto da fare. Lo faremo. Senza ansia, senza angoscia, senza paura. Ma lo faremo velocemente. Abbiamo la certezza che gli italiani da noi vogliono che continuiamo a fare quello che abbiamo fatto nel 2014 con ancora maggiore determinazione. Dobbiamo ridurre la forbice delle ingiustizie. È quello che abbiamo iniziato a fare con il tetto ai mega stipendi pubblici da una parte e l'innalzamento degli 80 euro dall'altro. Ma non finisce qui. La forbice dell'ingiustizia da ridurre è anche quella tra lavoro e rendita, tra coraggio e paura, tra crescita e austerità, tra non garantiti e garantiti, tra donne e uomini, tra chi ci crede e chi rema contro, tra chi scommette sul futuro dell'Italia e chi scommette sul fallimento dell'Italia.

Tra tre anni quando torneremo a votare i cittadini ci diranno se abbiamo avuto ragione a provare la strada coraggiosa e impervia delle riforme a tutto campo con questa legislatura . Fino a quel momento chiedo a tutte le democratiche e i democratici - che ringrazio per il lavoro svolto con passione e determinazione - di non mollare di un solo centimetro e di continuare a darmi una mano. A darsi una mano. Questo Paese merita tutta la nostra fatica. Questo Paese merita tutta la nostra energia. Questo Paese merita tutto il nostro entusiasmo.

Un sorriso,
Matteo