domenica 29 aprile 2012

[PGT] Petizione popolare per Bernareggio

Cari amici e compagni, il CIRCOLO PD DI BERNAREGGIO SOSTIENE LA PETIZIONE POPOLARE PER FERMARE LA TRASFORMAZIONE DI NUOVE AREE DA AGRICOLE IN EDIFICABILI portata avanti da un gruppo di cittadini di Bernareggio.

Pertanto CHIEDIAMO A OGNUNO DI VOI DI IMPEGNARSI DIRETTAMENTE STAMPANDO IL MODULO IN ALLEGATO E FACENDOLO FIRMARE A PARENTI, AMICI, CONOSCENTI. DOBBIAMO FIRMARLO IN TANTI.

L'iniziativa é in linea con:
  1. il programma elettorale sostenuto dal Circolo nel 2009 all'interno della Lista "Con Bernareggio - Una Comunità che Guarda al Futuro";
  2. quanto sostenuto in questi due anni di dibattiti dai Consiglieri comunali della Lista "Con Bernareggio ...." contro il Piano del Governo del Territorio della Giunta PDL - Lega Nord.
Dopo che il Sindaco ha negato l'ultima iniziativa del Gruppo - in ordine di tempo - e cioè un Consiglio comunale aperto alla discussione con i cittadini, è davvero importante ora far sentire la voce di tutti attraverso la petizione: non perdiamo questa occasione.

Saluti, Daniele Zangheri
Coordinatore del circolo PD di Bernareggio

[CARNATE] Biciclettata a sostegno del candidato Sindaco DANIELE NAVA

Per il 1° maggio 2012, dalle ore 9,30 alle 13,00 circa, nell'ambito della campagna elettorale della Lista n. 2 "Progettiamo Carnate" - con Nava Daniele candidato sindaco - il Circolo PD di Bernareggio parteciperà alla biciclettata organizzata per le vie del paese. Si partirà da via Pace, davanti all'attuale sede del Comune.

Appuntamento davanti alla sede PD di Bernareggio, ore 9.10 per andare a Carnate in gruppo.


[PGT - Con Bernareggio] Conferenza stampa dei Consiglieri di minoranza - mercoledì 2 maggio 2012


Con Bernareggio - una Comunità che guarda al futuro

I consiglieri di minoranza dei Gruppi consiliari "Riformisti", "Gruppo Indipendenti della Lega per Bernareggio e Villanova" e "Con Bernareggio - Una Comunità che Guarda al Futuro" denunciano l'ennesimo tentativo della maggioranza PDL - Lega Nord per sottrarsi alla discussione e al confronto con i cittadini sul nuovo Piano del Governo del Territorio.

Il Consiglio comunale aperto agli interventi dei cittadini richiesto da tutti i consiglieri di minoranza infatti è stato negato dal Sindaco Biella.

In questo modo PDL - Lega Nord si nascondono ai cittadini che da novembre non hanno più notizie certe circa il futuro del territorio di Bernareggio.

Salvo eventi di forza maggiore, mercoledì 2 maggio alle ore 21.00, presso il Centro Civico di Villanova, i consiglieri di minoranza terranno una Conferenza stampa aperta ai cittadini per illustrare i motivi delle richieste e la contrarietà alle proposte fin qui avanzate dall'attuale Amministrazione.

Riformisti
Gruppo Indipendenti della Lega per Bernareggio e Villanova
Con Bernareggio - Una Comunità che Guarda al Futuro

mercoledì 25 aprile 2012

ITALIA BENE COMUNE

Il messaggio di Pier Luigi Bersani inviato in occasione del 25 aprile.


Care iscritte, cari iscritti,
il 25 aprile noi italiani ricordiamo la liberazione dal nazifascismo e la resistenza di quanti lottarono anche a costo della vita per la libertà e la democrazia nel nostro paese. Se oggi noi viviamo in un mondo migliore lo dobbiamo anche a loro. Per queste ragioni, la celebrazione del 25 aprile per noi democratici non è un semplice rito, ma il momento in cui ciascuno rinnova l'impegno personale e collettivo per la difesa e lo sviluppo della democrazia in Italia e in Europa.

La ricorrenza del 2012 si presenta da questo punto di vista ancora più significativa. Fin dall'inizio il Partito democratico ha avuto l'ambizione di essere il partito della liberazione, della Costituzione e della ricostruzione civile e democratica dell'Italia. Abbiamo passato anni terribili. Il populismo ha governato il paese, portando l'Italia sull'orlo del burrone. Noi abbiamo lottato contro questa deriva, chiamando tutti alla riscossa civile, per riportare l'Italia nell'alveo del modello europeo. A lungo siamo stati soli. Gran parte della classe dirigente sosteneva Berlusconi e il suo populismo e chiudeva gli occhi di fronte alla realtà.

Alla fine i frutti dell'impegno del Pd sono arrivati, come dimostrano i risultati delle amministrative e dei referendum del 2011, la caduta del governo Berlusconi. A un passo da una crisi devastante abbiamo ottenuto l'uscita da palazzo Chigi di Silvio Berlusconi. Il Pd si è impegnato, per la salvezza dell'Italia, al sostegno del governo guidato da Mario Monti. Il compito di un grande partito popolare e nazionale è di pensare prima all'Italia e poi ai suoi interessi. L'eredità lasciata dal centrodestra è tuttavia pesante e il senatore Monti ha dovuto prendere provvedimenti impopolari. Non tutte le misure che sono state varate l'avremmo predisposte noi. Abbiamo avanzato le nostre proposte e ottenuto anche alcuni importanti miglioramenti (dal prelievo sugli esportatori di capitale che hanno sfruttato il condono di Tremonti alla lotta contro l'evasione, alla difesa dell'articolo 18, fino alla battaglia per il futuro degli esodati). Ma non dimentichiamo e non permettiamo che si dimentichi che Monti è venuto non dopo i partiti, ma dopo Berlusconi.

Siamo a un tornante storico. Ci troviamo a vivere insieme la crisi economica più grave dal 1929 e la crisi politica peggiore dal 1992, anno di Mani Pulite. In questo passaggio il Pd si è assunto il compito di tenere in collegamento il governo con le esigenze sociali e la sofferenza del paese. Il Pd vuole essere il motore che spinge l'Italia ad arrestare il declino, a riprendere la crescita e, nello stesso tempo, il partito che promuove
una riforma profonda della politica, senza la quale non può esservi una riscossa del paese.

In un momento così difficile per gli italiani è indispensabile ridare un senso etico alla politica, far capire che solo la buona politica può far uscire il paese dalle secche e che nuove scorciatoie populiste, di qualsiasi segno, ci riporterebbero nel burrone. I partiti, in primo luogo il Pd, devono dunque dare l'esempio, tirando
la cinghia e avviando un rinnovamento e un rafforzamento delle regole interne, in modo da riavviare il 
cammino della democrazia.

Fin dall'inizio il Pd ha deciso di far certificare i propri bilanci da una società esterna di revisione (la stessa che certifica il bilancio della Banca d'Italia) ed ha proposto una legge per applicare e regolare l'articolo 49 della Costituzione, in modo da fissare norme precise per la vita interna e per la trasparenza dei partiti politici, fondamentali in ogni democrazia occidentale. Non erano scelte casuali, erano volute. 

Ma ora bisogna fare di più.

In questo ambito il Pd punta a una immediata e profonda riforma del finanziamento pubblico, perché i partiti, se devono assolvere al proprio compito democratico, non possono e non devono vivere prigionieri dell'interessato sostegno del o dei miliardari.

In particolare, il Pd propone:
a) La certificazione dei bilanci dei partiti da parte di società esterne di revisione; il controllo da parte della Corte dei conti; la pubblicazione dei conti su internet.

b) Tetti drasticamente più stringenti per le spese elettorali, non riferibili solo al periodo immediatamente precedente il voto, imponendoli dove oggi non sono previsti e riducendoli dove sono già in vigore.

c) Il dimezzamento da subito, rispetto all'anno scorso, dell'ammontare complessivo del finanziamento pubblico ai partiti costruendo un sistema basato su due pilastri, secondo il modello tedesco: 1) un contributo fisso relativo al numero dei voti; 2) un'agevolazione o una compartecipazione pubblica commisurata in base all'entità del finanziamento privato raccolto da ciascun partito. In proposito vanno ricordati due temi. Il primo: il Pd ha, fin dalla nascita, raccolto parte non irrilevante dei fondi con il tesseramento e con le feste democratiche, che per scelta politica il Pd lascia ai territori, con i contributi dei parlamenti e degli amministratori. Il secondo: il Pd ha girato una parte dei finanziamenti alle strutture regionali e continuerà a farlo anche nelle nuove e più stringenti condizioni. Con questo passaggio l'Italia resterà largamente al di sotto di quanto avviene in Germania, in Francia, in Spagna.

d) Il finanziamento privato deve essere consentito solo per somme molto contenute e reso trasparente, in modo che i cittadini possano controllare. Il Parlamento oggi ha la possibilità di varare in poche settimane sia le norme per regolare la vita interna dei partiti, sia i drastici tagli e la riforma del sistema di finanziamento pubblico. E' un contributo che la politica deve dare, oltre all'indispensabile riforma della legge elettorale per consentire ai cittadini di scegliere i parlamentari, alla riduzione del numero dei deputati e dei senatori e agli altri interventi di rinnovamento istituzionale.

Il Pd prende l'impegno solenne a procedere su questa strada e a incalzare le altre forze politiche, che devono abbandonare posizioni di facciata per essere richiamate alla concretezza dei fatti e dei tempi per ottenere risultati certi prima delle vacanze estive 

Il Pd non da oggi ha ingaggiato la battaglia per la ricostruzione civile e democratica dell'Italia, per uscire dal populismo e tornare in Europa. Oggi, 25 aprile, è il momento per rinnovare quell'impegno. Lo prendo di fronte a voi che ogni giorno alimentate le iniziative del partito. Chiedo a tutti forza e tenacia nel sostenere le ragioni della buona politica, le stesse che hanno spinto ciascuno di noi a lavorare per la democrazia e per il nostro paese.

Pier Luigi Bersani